sabato, aprile 28, 2012

Un sorriso tirato.
Dimmi dove, che te lo raccolgo.

Ho appena cancellato, per errore, uno dei post più belli che io abbia mai scritto.
Devo togliermelo dalla mente.

Accetto con discrezione i sorrisi altrui.
Poi li metto in cascina, facendo piccoli fasci, pronti all'uso nei momenti di freddezza.

giovedì, aprile 26, 2012

Guardare una nuvola da dietro una finestra, non implica necessariamente che non ci stai passando attraverso.

Se scrivi parole d'amore, non farlo mai con la penna rossa.

martedì, aprile 24, 2012

Se riempi di troppe parole i tuoi monologhi interiori, i tuoi silenzi sono occasioni sprecate.

Se afferri l'arcobaleno per la coda non preoccuparti: è acquerello, non lascia macchie indelebili sulle mani.

La prima ipotesi è quella che scarto, giusto per perdere tempo.

Ho scoperto dove finiscono i miei sogni dismessi. Alcuni, rivisti dopo un po' di tempo, mi commuovono e mi divertono. A dirla tutta, oggi mi sembrano migliori di come apparivano allora. Per questo vorrei liberarli dal sonno.

sabato, aprile 21, 2012

Title: Looking at you in this painted canvas without frame

Sono affascinato dalle fotografie che sfruttano giochi di prospettive.
Mi piacciono le prospettive.
Sono finte e irreali al punto giusto, rappresentano una distorsione della realtà a cui l'occhio crede.
Le prospettive ingannano l'occhio e la mente, senza deludere e anzi compiacendo entrambi gli organi.

Raccontatemi bugie in prospettiva, crederò a tutto senza arrabbiarmi.


Title: Inside my head

Non riesco proprio a capire dove ho messo quel nome, sì dai, quel nome..oddio non ricordo, sarà finito nell'intercapedine della emme, sotto mille e passa inutili pensieri, lasciati e mai ripresi.
Dovrei fare un po' di ordine, sempre se ne trovo il modo.

Mi riesce più semplice distrarmi.

venerdì, aprile 20, 2012

Vedersi riflessi in un vetro opaco e non riconoscersi subito, alzando gli occhi troppo velocemente.
Aspettare, aspettarsi.

martedì, aprile 17, 2012

Ovunque. Dove sono adesso, mentre mi allontano dalla puntualità delle sovrastrutture. Libero, per poi tornare a terra, aprendo gli occhi, domani.

A volte la notte è di un nero lucido che vorrei toccarne la superficie.
Al tatto dovrebbe essere molto piacevole.

Tutto tace, in fondo la notte aspetta un punto bianco di luce, senza fretta.
Non chiedere niente alla notte, chiedi ai tuoi sogni dove puoi arrivare, poi ascoltati dentro, con molta molta calma.

domenica, aprile 15, 2012

Ci saranno momenti.
Altri.

sabato, aprile 14, 2012

Se mischi i presupposti con le conclusioni, agita bene.
Altrimenti rischi di capire che stai toppando.

venerdì, aprile 13, 2012

Ma lascia stare il futuro!
Lo leggeremo tranquillamente domani.

giovedì, aprile 12, 2012

Avrei potuto, ma non ci sono riuscito.
Com'è che ce la faccio ogni volta a non riuscirci?

Ricordo di aver odiato profondamente i trentenni, quando avevo vent'anni.

Poi arriva un giorno che senti la provincia stretta, troppo stretta.
E non basta slacciare il primo bottone della camicia per sentirsi meglio.



È come mescolare con troppa foga i propri sorrisi, incuranti dei presunti confini.

martedì, aprile 10, 2012

E capire che capirsi è un lavoro da grandi.
Però chissà se i grandi esistono sul serio.
Io credo di no.

Non esiste Babbo Natale, non esistono i marziani e non esistono i grandi.
Però, mi raccomando, non ditelo mai ai bambini.

Sono quello che, nella foto di classe delle elementari, sorrideva timido per non disturbare.

È come credere di volare, senza preoccuparsi di esserne capaci davvero.
Come da bambini, quando ci si immaginava adulti.

domenica, aprile 08, 2012

Purtroppo qua non ci sono molti panorami da fotografare.
Bisogna sempre andare in cerca di dettagli.

Oggi alcune pozzanghere non riuscivano proprio più a contenere la loro porzione di cielo.

C'è gente che ai passaggi a livello chiusi di Piombino Dese ha fatto tempo a innamorarsi, perdersi, scoprire, ridere, piangere e invecchiare. Il tutto in attesa che passasse il convoglio.

C'è poi, chi come me, è riuscito a perdere treni, aspettando impotente di fronte alle sbarre abbassate.

Mi disse che nessuno poteva fermare la pioggia.
"Vedi, l'ombrello è soltanto un palliativo in attesa di una tettoia.
Ma fuori piove comunque."

"Non possiamo essere arbitri di tutto, questo lo dobbiamo accettare, nostro malgrado." pensavo, attendendo che l'acquazzone concedesse una temporanea tregua.

giovedì, aprile 05, 2012

Potrei restare avvolto in me stesso per poi scoprirmi all'improvviso.
Potrei bloccarmi e ricominciare.

Mi vesto e mi spoglio di silenzi e parole, lasciando cadere il presente, attorno e sospeso.

A volte, certe piccole soddisfazioni stanno anche in punta di dita.

Ho bisogno di molto zucchero nel mio acido.
Altrimenti mi impregno di acerbità.

mercoledì, aprile 04, 2012

Mi disse: "Non obbligarmi, né qui né altrove."

domenica, aprile 01, 2012

Si, ma noi facciamo sogni in HD che sembrano veri.